Il limone sfusato di Amalfi e il limoncello

IL LIMONE SFUSATO AMALFITANO

Risalgono al XI secolo le radici di antichi limoneti dai fiori (zagare) profumati, tuttora caratteristici della Costiera Amalfitana, di così incantevole bellezza da essere stati apostrofati, nel corso dei secoli, “giardini”.
La loro utilità sta nel preservare il territorio dal dissesto idrogeologico e nell’essere una forte attrattiva turistica per il luogo. La mitologia greca fa riferimento a giardini, situati ai confini del mondo, dove Giove volle custodire la dote di Giunone ovvero alberi dai pomi d’oro, presumibilmente agrumi, sorvegliati dalle ninfe Esperidi e dal loro canto. Per questo con il termine esperidi, anticamente, s’identificavano gli agrumi.
Testimonianze di Matteo Camera descrivono, intorno al 400, il commercio marittimo di limoni, limoncelli e cetrangoli (arance amare) da Minori verso numerosi porti italiani.
Nel 600 la varietà di limone, tipica della costa d’Amalfi, fu battezzata come “limon amalphitanus” poi rinominata “sfusato amalfitano”, data la sua forma affusolata, fino al recente riconoscimento di marchio di qualità come Limone Costa d’Amalfi.
L’area di produzione dello sfusato abbraccia buona parte della costiera, da Salerno a Positano, passando per Vietri, Cetara, Maiori, Minori, Tramonti, Scala, Amalfi, Ravello, Conca dei Marini, Furore e Praiano.
La notorietà del limone amalfitano giunge sino al Regno Unito, dove, da circa due secoli, è esportato. Il prezzo di vendita, proporzionalmente ad una sostenuta domanda del prodotto, è sempre superiore alla media e raggiunge il doppio del valore di un limone comune.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Il limone sfusato d’Amalfi è pregiato per i seguenti aspetti:
buccia di colore chiaro, polpa succosa con pochi semi, separata dalla scorza da uno strato bianco e spugnoso, profumo intenso e aromatico per la presenza di oli essenziali, dolce e, nello stesso tempo, agre rievoca un mix di sapori dal gusto imperdibile.
La sua coltivazione è a terrazzamenti e le chiome, nei periodi invernali, vengono coperte per precauzione e tutela da agenti atmosferici negativi. Un tempo, le strutture di protezione erano costituite da “pagliarelle”, evolutesi oggi in moderni pergolati di legno di castagno, ricoperti da reti di plastica antigrandine ed ombreggianti.
Una volta prese queste precauzioni, i limoneti fioriscono e innescano una produzione continua di frutti, se il clima è favorevole.
Da ciò si deduce che, durante l’anno, i raccolti sono tanti, anche se le fioriture più redditizie sono quelle che avvengono in estate.
Gli alberi di limone sono polimorfici proprio per questo aspetto e possono arrivare a produrre da 200 a 600 frutti annui e, tenendo conto che un albero di limoni vive 80 anni………….che ben venga ricchezza dai suoi frutti.

PROPRIETA’ TERAPEUTICHE

Il limone sfusato si è diffuso enormemente perché contiene un’alta percentuale di vitamina C (acido ascorbico), in misura doppia rispetto all’arancia. In passato, rappresentava il rimedio gastronomico contro lo “Scorbuto”, una patologia che colpiva chi era carente di vitamina C e anche da studi recenti emerge il potere antiossidante di questo frutto.
Pertanto, il limone ha una funzione coadiuvante, da un punto di vista terapeutico, perché interviene in azioni antinfettive, stimola il sistema immunitario, combatte lo stress, protegge i fumatori da malattie, aumenta le prestazioni sportive e agisce sulla crescita e prevenzione alla senescenza.
E’ benefico in casi di raffreddore, influenza e per la cura di gastriti e affezioni intestinali.

IL LIMONCELLO




I limoni della costiera Amalfitana aromatizzano qualsiasi tipo di piatto, fresco o cotto e s’intonano molto con i sapori della cucina mediterranea, se pensiamo al connubio perfetto con diversi tipi di verdure.
Sono ideali per la preparazione di dolci, gelati o bevande rinfrescanti.
Un notevole prestigio è stato acquisito dal limoncello ossia il liquore di limone, originario e da sempre parte integrante della tradizione campana. Infatti, in Campania, c’è l’abitudine di fare la conserva in casa e, lo stesso, avviene per il limoncello, preparato in casa, usando, all’occorrenza, la famosa e unica “ricetta della nonna”. Il limoncello è un digestivo naturale molto aromatizzato, originale e puro (è privo, infatti, di conservanti, additivi e coloranti), di colore giallo chiaro e con una fragranza di limone davvero inebriante. E’ servito freddo o ghiacciato, dopo o fuori i pasti.
E’ semplice da preparare!

Gli ingredienti sono: 1,5 litri di acqua, 1 litro di alcool, 600/700 gr. di zucchero, (secondo il proprio gusto) e le bucce, tagliate molto sottili, di 7 limoni, scegliendo quelli non trattati chimicamente.
Il procedimento prevede la macerazione delle bucce in alcool per diversi giorni.
Fatto ciò, si miscelano zucchero ed acqua fino ad ebollizione e poi lo sciroppo ottenuto si unisce al liquido di macerazione, dopo aver tolto le bucce.
A fine procedimento, si mette il limoncello nel freezer ed ecco pronto il limoncello per essere gustato.
Gino Jaco