L’antico territorio che i Romani denominarono “cis-alentum” cioè “al di là dell’Alento”, è un territorio ancora intatto che solo da alcuni anni si affaccia alla ribalta del mondo turistico, in virtù di opere infrastrutturali e stradali che lo avevano tenuto isolato dai maggiori circuiti turistici. Le veloci vie di comunicazione che oggi lo attraversano hanno portato un notevole sviluppo turistico e i progetti futuri di maggiori vie di comunicazione acquatiche e aeroportuali, come i traghetti del mare e l’Aeroporto di Pontecagnano, renderanno velocemente fruibili le notevoli bellezze paesaggistiche e culturali di questa antica terra.
La maggiore risorsa del Cilento, con i suoi 200 km di costa, è certamente il mare che possiede scorci fantastici e mozzafiato ed è ripetutamente segnalato dalle istituzioni di controllo come uno dei meno inquinati ed insignito della Bandiera Blu dell’Unione Europea.
Questa è la maggiore risorsa per lo sviluppo e la valorizzazione turistica del Cilento che un’organizzazione appositamente fondata,“Cilento Blu”, ha in animo di incentivare. e le perle della costa, come Paestum Palinuro, Marina di Camerota, Pisciotta, attirano ogni anno di più visitatori desiderosi di quiete, spontaneità e genuinità..
Inoltre, la cultura che aleggia in questi luoghi che hanno visto l’insediamento dei primi coloni greci, con monumenti di eccezionale valore archeologico, supportata da una tradizione enogastronomica che ha dato i natali alla ben nota dieta mediterranea, contribuirà a rendere queste coste molto attraenti per un soggiorno di mare vivacizzato da tante attività culturali. L’entroterra del Cilento non riserva minori attrattive al visitatore che ricerca i cibi genuini della tradizione meridionale e vuole tranquillità e vacanze a contatto con la natura. Tutti i paesi del Parco del Cilento e Vallo di Diano sono attrezzati con strutture ricettive che portano il visitatore a contatto con le originali realtà di vita contadina, offrendo salumi, formaggi, frutta fresca, frutta secca tra cui le castagne e la rinomata Nocciola Tonda Giffonese DOP, il prelibato Carciofo di Paestum con le verdure selvatiche e coltivate in gran varietà prodotte nella Piana e abbinate agli storici vini meridionali DOC, quali il Cilento, il Castel S.Lorenzo, e l’IGT Paestum prodotti con antichi vitigni autoctoni introdotti da Etruschi e Greci.
Partendo proprio dal centro turistico e culturale di Paestum, con i suoi templi risalenti a 2500 anni fa, e scendendo verso sud, i siti di interesse turistico sono notevoli. Le grotte di Castelcivita e Pertosa offrono scorci di fantastica surrealità. A Casalvelino Marina meritano una visita gli scavi dell’antica città di Elea o Velia, sede della famosa scuola filosofica; nei pressi di Palinuro è interessante visitare i resti fantastici dell’antico borgo medievale di Sanseverino di Centola. Nel Vallo di Diano è d’obbligo a Padula una visita alla Certosa di S.Lorenzo, per conoscere da vicino la quotidianità della vita monastica nei secoli passati.
In tutto il territorio del Parco le nuove strutture ricettive vi permetteranno di gustare le varie specialità della dieta meridionale, come la ricercatissima Mozzarella di Bufala Campana, appena confezionata con tutti gli altri derivati collaterali, come la ricotta, finissima, fresca o salata, lo yogurt, le provole e la rara mozzarella nella mortella di Vallo, i formaggi dell’entroterra cilentano, l’olio extra-vergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta, come il Cilento e il Colline Salernitane, prodotto con un’oliva autoctona, la famosa “Pisciottana”.