La Lucania è terra di luce e di boschi, di pascoli, di montagne ed anche di mare e sa offrire al turista che ha voglia di cercare luoghi ancora inesplorati, emozioni uniche e grandi sapori. Il centro geografico della regione e dell’Italia meridionale è la Val d’Agri, dove l’eco-compatibile non è stato introdotto, ma vi ha sempre dimorato, e dove si concentrano le tante opportunità di avvicinarsi ad un mondo tradizionale, straordinario in ogni stagione, carico di umanità, di genuinità e naturalezza.
Mentre il Mediterraneo è il centro focale della moderna civiltà occidentale, nel centro della Lucania vi sono le radici di quel modo di vita pacato e conviviale che ruota intorno alla vita comune ed al piacere del convivio; ed il fulcro di questa cultura nella Val d’Agri, è il villaggio, prima Lucano, poi Romano, di Grumentum con i suoi pagi a far da corona. Grazie ad una presunta marginalità ed ad un sottosviluppo che ha conservato antichi procedimenti produttivi al riparo da una massificazione invadente, qui troviamo allo stato originale alcuni dei migliori cibi componenti la dieta mediterranea che hanno origine da questa terra: i pregiati salumi di maiale, che qui hanno avuto i natali, formaggi di varie specie da alpeggi incontaminati, come il pregiato podolico, erbe e verdure selvatiche di raccolta spontanea, ortaggi dai sapori genuini, funghi e tartufi di boschi montani, le mele della Val d’Agri, frutta fresca e secca, vini genuini.
Da questo centro si diramano tanti itinerari, che conducono verso le zone di produzione dei prodotti più ricercati.
A Viggiano e verso gli alpeggi del Vulturino, dove d’inverno si può anche sciare, sul Raparo o sul Sirino, si cercano le mandrie di vacche podoliche che forniscono il latte per il famoso Caciocavallo Podolico appenninico.
Piste di sci sul monte Volturino
|
Il pascolo spontaneo che solo questa rustica razza tollera e l’infinita varietà di erbe brucate durante la transumanza, come trifogli, timo, malva, finocchietto, borragine e tante altre, caricano il latte, di poca quantità ma fortemente concentrato, di sapori unici ed irripetibili, che hanno reso ormai questo formaggio ricercatissimo. Nei paesi vicini si troveranno facilmente altre espressioni casearie, come i vari caprini, trecce e provole, ricotte, tome e caso ricotta più o meno salate, con notevole accompagnamento di vari tipi di salumi. Infatti sul Volturino ad Agosto si svolge la Festa del prosciutto, e nei paesi lucani si troveranno dovunque le speciali soppressate e salsicce di cui parlava Varrone, quando diceva che le schiave lucane erano particolarmente ricercate a Roma per come sapevano preparare la carne del maiale “conservata nel suo stesso intestino”.
Con un’escursione a Moliterno potrete approviggionarvi direttamente alla fonte di stagionatura, nei bui fondaci delle case dove i pastori lo custodiscono e “curano” amorevolmente, del rinomato pecorino Canestrato DOP di Moliterno, prodotto negli alpeggi dei tanti comuni del circondario. Nel periodo adatto, quando le capre vanno in asciutto, troverete anche il “casieddo” , cacioricotta avvolto in un mazzetto di felci ed aromatizzato con nepetella.
Nei pressi c’è il comune di Sarconi, altro centro della valle, divenuto famoso per i suoi Fagioli di Sarconi IGP, che sono ormai ricercatissimi per il loro sapore, digeribilità e leggerezza.
Escursionisti sul Monte Alpi e Monte Raparo |
Visitando il Massiccio del Pollino, sui suoi alpeggi, ed al cospetto dei maestosi Pini Loricati, sorta di Mammuth vegetali giunti vivi fino alla nostra epoca, si troveranno salumi, formaggi freschi appena lavorati, tome, ricotte ed il famoso pecorino, e poi, per gli appassionati del mare, un tuffo verso la splendida Maratea che vi accoglierà con un mare incontaminato e tanta gastronomia, questa volta a base di pesce e molluschi.
Scendendo verso la diga del Pertusillo a Senise si incontra un altro prodotto IGP, i peperoni di Senise , sia freschi che seccati per ottenere la famosa polvere con cui condire i salumi lucani. Vanno anche assaggiati preparati secondo un uso tipicamente lucano, passati in olio bollente e salati. Sono chiamati “cruschi”cioè croccanti, e accompagnano molto bene formaggi e verdure fresche, come fave o insalate. A Senise si produce anche ottima frutta e verdura, particolarmente il pomodoro “costoluto” e la melanzana rossa.
Tutte queste leccornie trovano giusto accompagnamento con i vari vini locali, a base di Aglianico, Cabernet, Barbera, Merlot, Asprinio, Fiano e Malvasia di Basilicata. Nella Valle la produzione vitivinicola ha trovato giusto riconoscimento nella D.O.C. TERRE DELL’ALTA VAL D’AGRI, secondo vino a Denominazione di Origine Controllata della Lucania, che viene prodotto nei comuni di Viggiano, Moliterno e Grumento.
Gino Jaco